Un programma presentato dalla Rai Radio televisione italiana e dalla Regione siciliana Assessorato ai beni culturali
Un programma di Rosa Ricciardi, con la consulenza di Angelo Ganazzoli,Pietro Melati e Cosimo Scordato. Scelte musicali Antonio Guida. Riprese di Baldo Messina.Coordinamento tecnico di Riccardo Di Blasi.Scelte musicali di Antonio Guida. Coordinamento tecbnico di Riccardo Di Blasi,riprese di Baldo Messina, montaggio Bartolomeo Paradiso,tecnico audio Lillo Galati, segretaria di produzione Laura Ciotta,assistente tecnico Michele Modica,elettricisti e macchinisti Stand Italiana (TP), realizzazione tecnica ,post-produzione e effetti CINEVIDEA. Si ringraziano i dirigenti e gli agenti delle Questure di Trapani e Palermo
Inchiesta sulla mafia degli anni '90 con le testimonianze di investigatori e magistrati che mettono in luce il potere straordinario di condizionamento della vita economica e sociale operato dalle cosche. I pubblici ministeri rivelano però anche le incrinature all'interno dell'organizzazione criminale provocate soprattutto dall'enorme quantità di denaro proveniente dal traffico di droga. Queste divisioni hanno prodotto non solo le guerre fra i clan e centinaia di morti e alcuni delitti eccellenti ma anche il fenomeno del pentitismo. In questo contesto drammatico la risposta dello stato ha dato vita al primo storico processo alla mafia nell'aula bunker di Palermo. La reazione delle istituzioni è stata accompagnata anche da una grande mobilitazione civile di gruppi e associazioni e dei familiari delle vittime di Cosa Nostra. L'inchiesta televisiva mette in luce anche lo stato di abbandono di alcuni quartieri e i disagi economici sofferti da ampie fascie della popolazione cittadina in cui trova terreno fertile la mafia. In questi ambienti operano sacerdoti e comunità di base. La Chiesa ufficiale, dopo anni in cui è stata preoccupata del nemico ideologico, il comunisno, ha cominciato a prendere posizioni forti contro la mafia. Decisiva l'opera del cardinale di Palermo Salvatore Pappalardo che per la prima volta ha dato voce alla Chiesa che non accetta e non si rassegna alla presenza criminale all'interno della società siciliana